Come utilizzare l’acqua borica

L’acqua borica è commercializzata perlopiù in soluzioni al 3 per cento questo vuol dire che può essere utilizzata in maniera molto simile a quanto facciamo abitualmente con l’acqua ossigenata, solo per fare un esempio. Ogni tipo di impiego, ad ogni modo, ha delle sue specifiche. Supponiamo di voler utilizzare questa sostanza per disinfettare le orecchie, una pratica molto comune tanto per gli uomini quanto per gli animali, in particolare per i cani.

Per compiere tale operazione è bene procurarsi una siringa senza ago oppure un flaconcino come quelli che vengono utilizzati in genere per versare solo poche gocce per volta. Grazie a questo piccolo strumento fai da te sarà possibile fare lavaggi interni all’orecchio semplicemente versando un po’ di liquido, stando bene attenti che questo sia a temperatura ambiente. Non è solo una questione di fastidio ma anche di vero e proprio dolore in quanto lo shock termico, in caso di infiammazioni, potrebbe essere originare vere e proprie scosse.

Se l’uomo può controllare questa sensazione non è detto che lo stesso accada con il cane. Questa pratica, insomma, è utile quindi per prevenire infezioni in soggetti che soffrono di patologie auricolari, anche se risulta buona norma anche per tutti coloro che intendono prendersi cura del proprio igiene auricolare in modo semplice e naturale.

Il secondo campo di applicazione è quello per prevenire o combattere la candida. In queste circostanze il metodo più utilizzato è quello dei tamponcini che possono essere acquistati in farmacia, oppure delle cosiddette siringhe vaginali per far andare in profondità la sostanza e garantire una pulizia accurata.

Se il fastidio è soltanto lieve, oppure se si sta curando la candida con altri farmaci, può essere utile utilizzare una soluzione di acqua borica al 3 per cento per fare il bidè. Si utilizza questa sostanza dunque nell’acqua come si fa comunemente con l’Amuchina naturalmente per scopi ben diversi.

Il terzo impiego è quello relativo all’acne: basterà aiutarsi con un dischetto di cotone, come quelli che vengono utilizzati per struccarsi, per tamponare tutto il volto. Non resta poi che far asciugare i residui i quali tenderanno ad evaporare come se si trattasse di normalissime gocce d’acqua. È importante non asciugare la parte tamponata perché, altrimenti, il rischio è di vanificare l’applicazione.

L’Acido Borico può inoltre essere applicato direttamente una o due volte al giorno sulle aree infiammate in caso di pelle screpolata, irritata o secca, abrasioni, scottature lievi, scottature solari, scottature da vento o punture di insetti. In questo caso ci si dovrà comportare come con una normale crema tenendo in considerazione, però, che la consistenza non è la stessa e che tenderà a scivolare anziché a soffermarsi sulla parte interessata.

Proprio per questo motivo è sempre meglio aiutarsi con un batuffolo di cotone, con un bastoncino per le orecchie in caso di zone ristrette oppure, come detto, con un contagocce.

Sconsigliabile, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’utilizzo del bastoncino per le applicazioni nelle orecchie. Si rischia infatti di irritare la parte senza far arrivare la giusta quantità di acqua. Per le orecchie, come spiegato poc’anzi, la soluzione ottimale risulta quella del contagocce oppure del flaconcino.

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