Sai che cos’è la valutazione dei rischi, e a che cosa serve? La consideri una spesa inutile o hai pienamente compreso che si tratta di un investimento necessario per la tua attività?
In ogni caso, è giunto il momento di fare un po’ di chiarezza, onde evitare pericolosi fraintendimenti che potrebbero esporti a rischi e conseguenze negative.
Valutazione dei rischi: obbligatoria per legge
Iniziamo dalle basi, e ricordiamo – come ci suggerisce FT Consulting – che la valutazione dei rischi aziendali è un’attività obbligatoria per legge, stabilita nel nostro Paese dal Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, al fine di migliorare il livello della tutela del personale e dell’ambiente lavorativo.
La ratio di questa attività è ben nota. Il legislatore immagina (a ragione!) che un’organizzazione che è priva di un sistema di analisi dei rischi e di controllo degli stessi sia in grado di andare incontro a incidenti e pericoli anche di grave natura, per se stessa, i lavoratori impiegati e tutto l’ambiente.
L’elenco di tali rischi è piuttosto esteso, e tale da far comprendere quanto possa essere ampio l’oggetto di attenzione delle attività di valutazione: si pensi agli infortuni sul lavoro, agli incendi che potrebbero scoppiare in un ufficio o in un magazzino, al cedimento strutturale di un edificio, al rilascio di sostanze nocive da un laboratorio e tanto altro ancora.
Cosa fare per la valutazione dei rischi
Assodato che i rischi cui un’azienda va quotidianamente incontro sono numerosi e ben difficilmente ipotizzabili, non rimane che comprendere in che modo si possano fronteggiare i pericoli con un’attenta e proattiva azione.
È di fatti fondamentale per la propria attività comprendere quali sono i rischi cui l’azienda è sottoposta, come possono essere inquadrati e gestiti, cosa si può fare per poter porre rimedio in una situazione di rischio incontrollato o eccessivo rispetto a un livello desiderato.
Concretamente, tale attività – che viene prevalentemente svolta da società specializzate – si materializzerà nella redazione di un report in cui elencare le criticità da risolvere, con un punteggio di probabilità e di gravità. La combinazione tra la probabilità che un rischio accada e la sua gravità in caso di accadimento, suggerirà quali sono gli interventi da conseguire in maniera prioritaria per poter ripristinare un atteso livello di controllo e di sicurezza dell’attività aziendale, divenendo (o mantenendo) una condizione di regola e ottemperando agli obblighi di legge.
A chi rivolgersi per una valutazione dei rischi
Come abbiamo visto, la complessità di una simile attività valutativa porta molto spesso le aziende a rivolgersi a società specializzate, che possa condividere con il proprio cliente l’esperienza in ambito di sicurezza, di ambiente, di certificazioni, di formazione e di HACCP.
Si tratta di un costo “esterno” che, però, vi invitiamo a valutare come investimento. Un investimento per la propria sicurezza, per quella dei propri dipendenti e per quella di tutto l’ambiente in cui si opera, che potrà esser ben poca cosa rispetto ai rischi maturati e alle sanzioni cui l’azienda è esposta in caso di mancato rispetto delle norme.