È inutile negarlo: di questi tempi, saper scrivere nel modo corretto il proprio curriculum vitae è davvero essenziale. Si tratta in fondo della “carta d’identità” con la quale ci presentiamo ad un possibile datore di lavoro e sbagliare anche un singolo passaggio potrebbe compromettere la nostra assunzione.
La prima regola è quella della chiarezza: il profilo che vogliamo presentare deve essere chiaro e ben leggibile, si devono capire subito le proprie competenze e perché ci stiamo proponendo proprio per quel lavoro. Il responsabile del personale che andrà a leggere il cv, deve leggere all’istante “chi siamo”, interessarsi a noi e poi continuare con le informazioni secondarie.
Proprio a tal fine, è bene volta per volta mettere in risalto, magari utilizzando il grassetto, gli studi e le esperienze professionali che più si allineano con il tipo di lavoro per cui ci si propone. Non si deve mai inviare il cv in modo automatico, a raffica, ma bisogna piuttosto curare con attenzione ogni candidatura, in modo da andare incontro alle richieste di ogni singolo selezionatore.
La chiarezza e la precisione sono quindi importantissime, ma lo è anche l’essere sintetici. Il curriculum deve contenere tutte le informazioni in maniera sobria e sintetica perché i recruiters dedicano in media solo 6 secondi al primo esame di ogni cv e il colpo d’occhio è necessario. L’ideale sarebbe che esso non superi le due pagine e che non siano presenti periodi troppo lunghi e arzigogolati, così da facilitare una lettera rapida.
Altra regola fondamentale ma che spesso viene disattesa, è quella di leggere per bene tutte le regole e le modalità di invio. Quanti CV vengono cestinati per un vizio di forma? Alcune aziende esprimono richieste precise per la compilazione della candidatura (una dicitura particolare nell’oggetto dell’email, un formato preciso per il file da inviare, etc.) e sbagliare per così poco può essere davvero frustrante.
A proposito poi di vizi di forma, non dimenticate mai il consenso al trattamento dei dati personali da inserire a fine curriculum per la presenza di dati sensibili. Il vostro cv non verrà nemmeno preso in considerazione nel caso dovesse mancare la dicitura come questa standard:
Autorizzo il trattamento dei dati personali, ivi compresi quelli sensibili, ai sensi e per gli effetti del decr. lgs. n.196 del 30/06/2003 per le finalità di cui al presente avviso di candidatura.
Perdere una possibilità di lavoro per così poco? Inaccettabile.