Chissà quante volte avremo sentito parlare di roaming, soprattutto in ambito di cellulari e telecomunicazioni in genere. E’ un termine tecnico che arriva dall’inglese to roam, ovvero vagare, andare in giro, ma quando lo si cala nel settore dei cellulari assume un significato ben preciso e circostanziato.
Il roaming, infatti,indica l’insieme di procedure tecnologiche e di norme che consentono ai cellulari di essere rintracciati all’interno di una rete o di più reti telefoniche e di essere messi in comunicazione con altri apparecchi che appartengono alla stessa rete o a reti differenti. Ma in termini più pratici sta ad indicare anche la tassa applicata all’estero dagli operatori telefonici.
Ebbene, a partire dalla metà del prossimo giugno il roaming dovrebbe scomparire alla luce dell’accordo raggiunto tra Parlamento, Consiglio e Commissione europea che hanno raggiunto la cosiddetta quadra sui prezzi all’ingrosso che gli operatori potranno applicarsi a vicenda proprio per offrire i servizi di roaming.
Una battaglia che durava da almeno un decennio e che adesso, dopo l’accordo raggiunto lo scorso 31 gennaio, potrebbe, anzi, dovrebbe essere proprio l’ultimo passaggio verso l’abolizione del balzello.
Di fatto cosa cambierà da giugno 2017? Sparirà definitivamente il sovrapprezzo per il roaming per i consumatori dei Paesi all’interno dell’Unione Europea, il che vuol dire che si potrà passare dall’uno all’altro di queste nazioni con la stessa tariffa che vige in Patria, senza doversi accollare costi aggiuntivi.
Questo varrà sia per le telefonate che per gli sms. Si tratta, comunque, di un accordo che riguarda i prezzi all’ingroso e non le tariffe che i consumatori pagano direttamente. Ciò vuol dire che se la sosta all’estero dovesse prolungarsi allora i gestori potranno chiedere eventuali chiarimenti all’utente.
I punti principali dell’intesa sono: 3,2 centesimi al minuto per le telefonate (a partire dal 15 giungo 2017); 1 centesimo per ogni sms (dal 15 giungo 2017); una riduzione progressiva del prezzo della navigazione in internet che arriverà fino ai 2 euro e 50 per GB dal 1° gennaio 2022. Il Consiglio ha spiegato che in questo modo le tariffe all’ingrosso saranno più basse di quelle attuali per il 90%, il che consentirà agli operatori di poter offrire il roaming ai clienti senza essere costretti ad aumentare i costi delle telefonate nazionali.
Ovviamente dovranno comunque avere un importo tale da garantire agli operatori degli altri Paesi dove ci si reca il recupero dei propri loro costi senza dover aumentare quelli al dettaglio.